| VINYL 12" / 200 limited edition copies |



SELF-DISTRIBUTION



It is the beginning of a new journey, among trees and clouds, earth and sky, thrown in a frame that captures the essence of a new musical experience. Common Series is proud to present its first sound creation and the fulfillment of the vinyl dream. Three tracks of pure poetic works, a natural walk to the research of another half, the artificial one. Limits and boundaries are destroyed and reinvented to achieve an oasis where nothing else matters if not the travelled stories. 

    
VINYL ONLY
Limited to 200 copies hand numbered


Title: CS 01
Format: 12", 200 Copies, Handmade, Numbered, 140gr, Sealed
Release date: May 2013
Label, Cat: Common Series Ltd, CS#01
Tracklist (untitled):
A (9:00)
B1 (6:36)
B2 (6:24)
Credits:
Music by Erroi
Produced by GoldFinger & Richard Edogawa


REVIEWS


CS 01 - Enquire Mag (Interview)
"COMMON SERIES, NOT COMMON PEOPLE"
Olimpia Camilli

CS 01 - Electronique.it
Nuova label gestita via Roma della quale per il momento emergono poche, selezionate info.
Un nome, Common Series. A far girare il groove ci pensa Marco Erroi, personaggio laterale della Roma club riversato nell'attività produttiva per buona grazia delle nostre orecchie.
Nei tre brani che vanno a dare i natali alla label (stampata in 200 copie numerate a mano) ci troviamo di fronte altrettanti percorsi musicali.
Parleremo per posizioni perchè i brani non hanno titolo, quindi partiamo dal lato A che dopo una giravolta di piano fa entrare massiva una cassa in quattro che rende gloria alla Chicago chiave deep dei primi anni '90. Mentre il basso spinge in profondità a guardare verso il cielo ci pensa un caldo groove circolare che si dipana tra archi celestiali ed una pioggia di note. Siamo nel cuore dell'house, con rispetto per la memoria ma senza quell'approccio fossile che sta equiparando tutte le attuali release sul genere. Gran pezzo.
B1 in dimensione raw con un suono scompostoche punteggia le percussioni creando un effetto sfalsato molto interessante. Dopo un minuto e mezzo di messa a fuoco entra in gioco una linea acida che fa da preambolo al micidiale raddoppio percussivo, tra piattini in volata libera, cassa tonante e tamburi in sequenza. House modernismo.
In chiusura un brano orientato all'ascolto, una breve introduzione percussiva unita a ribollii acquatici, poi un flusso caldo con quello che sembra il suono di una chitarra ad  intonare una melodia pastorale, forse troppo pressante il ritmo che offusca un pochino la bellissima melodia in alcuni frangenti, ma, ancora, un ottimo brano.
Le idee ci sono, e dare un caloroso benvenuto ad una nuova label italiana è sempre un gran piacere. Avanti così.
Ivo D'Antoni

CS 01 - Clone
Nice first edition of this new series. Some beautifal techno tracks together with some darker frantic acid and some advanced electronica. All tracks good, despite their huge style differences. Lovely new label that only makes 200 copies. Tip!
Clone Records

CS 01 - Juno
Shadowy Italian operation Common Series starts its life with this three track single, taking the anonymous approach and embracing analogue wizardry as a vessel for this particular strain of house and techno. "Track 1" is a dilapidated Chicago sci-fi number, all warbling synth and slow, nagging beat more suited to introspective home listening than extroverted floor rocking. "Track 2" shows off more brawn, with a malevolent bass note that dominates the track while subtle flecks of acid dart around the sturdy jack-beat in a stripped and sinewy throwdown. "Track 3" returns to the more thoughtful arrangements of the first, this time reveling in the sound of running water as a sort of benchmark for lightly bubbling melodies and scatty rivulets of beat.
Juno Records

CS 01 / CS 02 - Frequencies.eu 
Goldfinger & Richard Edogawa – CS 01/CS 02 (MLDXIII) (Common Series)
Vivere tra la Campania e il Lazio ma sognare Detroit e Chicago.I ragazzi della Common Series non amano parlare molto di sè ma sono già alla seconda uscita su vinile, più che un supporto una filosofia di vita, per mezzo del quale gridare forte il loro senso di appartenenza alla famiglia techno black americana.In entrambe le release (200 copie numerate a mano) la musica è opera di Goldfinger, al secolo Marco Erroi da Roma, cui si unisce nella produzione il cofondatore della label Richard Edogawa.Gli EP seguono una struttura speculare, che vuole l’A-side fare spazio a solidi stomps e melodie trascinanti ispirati alla scuola di Omar S, e riservare il lato B a scenari maggiormente sperimentali in chiave electro bass acid e ambient/industrial, che tuttavia ogni tanto lasciano intravedere piccole ingenuità.Tirando le somme si tratta di un buon esordio per un collettivo che pur restando in silenzio ha più di qualcosa da dire.
Federico Spadavecchia